sabato 28 febbraio 2009

un intervento di Alessandro

Questa mio intervento sulla pagina istituzionale di Art.21 non sarà un classico articolo per segnalare un miglioramento ottenuto dall’ente nel territorio o per esercitare critiche politiche su servizi ed opere non ancora sviluppate;vorrei invece raccontare di un fatto sociale che mi ha personalmente colpito come consigliere provinciale e come cittadino, che vive in un paese come Arcidano, simile a tanti altri della provincia di Oristano e della Sardegna.
Il fatto specifico che porto all’attenzione dell’opinione pubblica è questo: da circa un mese, ossia da meta gennaio di quest’anno, l’autoambulanza dell’associazione di volontariato MonteArci non sosta più nello spazio antistante la sala conferenze del centro polivalente al centro del paese. Infatti la stessa associazione ,che vedeva fino a pochi mesi fa alcune decine di cittadine e cittadini di Arcidano praticare tra le sue fila la nobile aspirazione di aiutare il prossimo con il servizio di trasporto tramite un mezzo di soccorso , ha deciso di non servirsi più dello spazio posto a disposizione dalla comunità e ,per mia conoscenza ,concentrare la presenza dei mezzi a Marrubiu,comune dove ha la sede ufficiale, e nel confinante comune di Uras;sin qua una normale scelta di un direttivo di un’associazione che forse ritiene più utile concentrare le proprie energie in soli due comuni, se non fosse che proprio un mezzo acquistato dall’associazione si sia potuto acquisire attraverso un sostegno finanziario della comunità arcidanese con una raccolta fondi fatta nel 2007 dagli stessi soci arcidanesi dell’associazione e tramite il finanziamento previsto nel bilancio della provincia di Oristano per le associazioni di volontariato che ne fanno richiesta. Insomma la questione che mi ha lasciato perplesso che mi chiama in causa come rappresentante istituzionale del territorio ,non è sicuramente quella di porre discriminanti sul luogo dove deve presenziare uno strumento di soccorso, ma segnalare invece una discriminazione su come la privazione ,anche da pochi giorni, della presenza dello stesso strumento ambulanza divenga segnale negativo nei confronti di una collettività che ha fortemente creduto nell’acquisto della stessa.
Io credo ,ed è certamente l’unico parere personale e anche politico che voglio sottolineare,che non ad uno strumento taumaturgico, di guarigione dei mali o di allontanamento degli stessi,pensassero le cittadine e i cittadini mentre offrivano i loro soldi “in sa cicca”,ma di dare un contributo sentito alla solidarietà sociale ,di vedere nella presenza di quel mezzo un servizio tanto spesso anelato , abituati a dover attendere la disponibilità di mezzi di soccorso provenienti da altri centri; quella presenza,quell’ambulanza rappresentava un risultato che la comunità arcidanese ,come tante altre in Sardegna, ha vissuto come miglioramento concreto delle condizioni di vita quotidiane , soprattutto nel riguardo delle persone più in difficoltà. Dunque dove sta il ruolo del politico e della rappresentanza politica se non nel cercare di risolvere e di migliorare le condizioni di vita dei cittadini che rappresenta;come ho scritto all’inizio di questa mia lettera non c’è intenzione polemica ne di strumentalizzazione politica nei confronti dell’amministrazione comunale o di quella provinciale,ma invece la richiesta di un impegno da parte delle stesse ,nelle forme che si riterranno più opportune per risolvere la condizione di assenza dell’Ambulanza,perché altrimenti in futuro ,un esempio come quello su descritto ,condurrà ad una visione negativa dell’impegno nel volontariato , di un sentirsi presi in giro quando si dà un contributo monetario finalizzato all’acquisto di uno strumento di solidarietà ,in conclusione una perdita di fiducia nelle azioni collettive finalizzate al bene della comunità.Il mio auspicio e il mio impegno sarà a favore di chi voglia dare una soluzione reale e concreta ad una esigenza sentita senza visione di parte ne politica ne istituzionale.
Alessandro Vinci

venerdì 13 febbraio 2009

Eliano Cau partecipa a Stagni d'oro e d'inchiostro - Esperienze narrative dell'oristanese"

vi inviamo l'invito ad un interessante incontro che si terrà alle 17,30 di
martedì 17 febbraio presso la sala consiliare della Provincia a Oristano 
Con "Stagni d'oro e d'inchiostro - Esperienze narrative dell'oristanese"
saranno presentati alcuni scrittori locali (Eliano Cau, Savina Massa,
Michela Murgia, Graziella Pinna e Antonio Turnu). Il tutto organizzato dagli
amici dell'Associazione oristanese "pARTIcORali".
Vi attendiamo numerosi.


Invitiamo tutt* i nostr* amic* ad essere presenti martedi 17..... è inutile dirvi che...come già sapete...noi saremo presenti... soprattuto per ELIANO CAU di cui  già tante altre volte vi abbiamo parlato.

mercoledì 11 febbraio 2009

solidarietà alla signora Mamatha sabitha pai

Apprendiamo  dalla  stampa l’assurdo episodio accaduto nei giorni  scorsi alla signora. Mamatha Sabitha Pai.

Noi, che  da diversi  anni, pur se spesso in mesto silenzio operiamo ad Oristano e provincia, non restiamo stupiti da simili episodi di razzismo strisciante: gesti di intolleranza piccoli e  grandi compiuti  verso i cittadini  senegalesi, e perché no verso minori cinesi e rom.

Oristano seppur nel suo piccolo diventa sempre più un luogo di incontro di diversi gruppi etnici, ma come spesso capita c’è qualcuno che, non gradisce, ed è per il mancato gradimento, ma soprattutto per ignoranza che avvengono insofferenze xenofobe ultima  e ancor più grave, quella verificatasi nel  pullman dell’ARST, gestore dei trasporti urbani ed extraurbani, ai danni della signora Pai.

Come  associazione che ha  tra i suoi scopi la lotta al razzismo siamo fortemente vicini alla  signora Pai, ed esprimiamo un  vivo e sincero ringraziamento per il coraggioso atto di denuncia da lei compiuto.

Noi che spesso siamo stati consapevoli confidenti di tante storie personali, spesso dove il  razzismo è ancora più sottile e strisciante, siamo ora ben consci che spesso,“apprezzamenti” come quelli rivolti alla signora Pai,  rendono la persona che li subisce  debole ed insicura,  dunque è  da apprezzare fortemente la voglia della donna  di  denunciare e di avere chiarezza su questo accaduto. Certo  ancora pochi  sono i migranti  che  usano i mezzi urbani, forse di inverno, perché è innegabile che, l’estate, le corse che  vanno verso il mare sono frequentatissime da lavoratori  senegalesi o magrebini, cosi come da qualche cittadino del Bangladesh e qualche cinese.

Non è però la  scarsa presenza o la disabitudine  a  vedere su i mezzi di trasporto cittadini  non comunitari che  deve  autorizzare ad un conducente a sentenziare su usi e costumi di altre etnie.

Pesante è indubbiamente il  gesto computo da questo signore, se poi lo si inserisce in una realtà come la nostra, tutt’altro che  tranquilla. Se, sommiamo graffito per grafitto,  gesto per  gesto,  nasi e sguardi disgustati al  passaggio del  senegalese, qualcosa c’è che non  va la si trova pure in questa cittadina che ormai non è  né più tranquilla e forse neanche tanto ospitale, se poi pensiamo alla nuova categoria, quella del “biddaio” o, per i più colti”paesano”, atta ad indicare il “male che viene indubbiamente dall’oltre le mura di Mariano” ci troviamo un po’ sgomenti. Ma il  razzismo italiano, cosi come quello oristanese, è un "pensiero ordinario".Abita il pianerottolo dei condomini, le fermate dell'autobus, i tavolini dei bar, , e talvolta anche luoghi pubblici, ma è  frutto soprattutto della  diffidenza, della paura insensata e di una certa ignoranza. Siamo certi però che l’ARST risolva il caso della signora Pai, nel migliore dei modi anche se la scottante offesa la donna se la porterà con  sé nel suo  vissuto, ma soprattutto auspichiamo che la sensibilità aumenti sempre più e che tutte le vittime trovino il coraggio della denuncia, per poter creare un presente dove nessuno venga additato come diverso.

lunedì 9 febbraio 2009

logo del gatoobrero

oggi,  9  febbraio 2009,  fa la sua prima apparizione il logo  della  nostra associazione, El Gato Obrero...
qui forse, almeno oggi  la sistemazione grafica sul blog non è  delle migliori, mi scuso...

xò vorrei a nome di voi tutt* ringraziare la  carissima Manucra...ke con estro artistico, passione, sensibilità profonda, ha colto il vero spirito del Gato Obrero, ci ha  regalato questo logo, ricco di gioia e sintonia...
Grazie gato Manucra :)


sabato 7 febbraio 2009

il nostro dire no alla violenza

fra qualche ora  il centro storico di Oristano sarà attraversata da una fiaccolata silenziosa per condannare la  barbara violenza che ha tolto la vita di un  giovane.
Noi, portiamo li alla fiaccolata i nostri corpi, la nostra fisicità, le nostre menti, per urlare un forte dissenso alla violenza.
Non vogliamo speculare sul dolore di una famiglia, non vogliamo  far di  fredrich un martire, ma vogliamo manifestare la nostra volontà di costruire un percorso diverso per un  presente dignitoso.
L'apice forse si è raggiunto con la morte del giovane, ma pensiamo al clima  violento che oramai si difonde e si respira sempre più.
Attentanti si susseguono nella nostra provincia,  intimidazioni che violano la privacy, atti che inducono a tacere, spari, incendi, bombe carta,  terrore disseminato qua e là.
Certo oggettivamente diversi dalla barbara uccisione, però tutti segni di un malessere che pervade.

Noi, oggi sfidiamo la pioggia in nome  della non  violenza, in nome  del diritto all'autodeterminazione, ma soprattuto per sperare che la cittadinanza non violenza, sia anche una cittadinanza che ripudia i non  valori, quali omertà,  mafia,  criminalità organizzata,  sfruttamento uomo  su uomo,.

Nelle nostre menti però  il pensiero indubbiamente correrà alla strumentalizzazione  del corpo di Eluana, e alla perdita di libertà e di diritti in atto in questa nostra povera patria, povera italia.

Noi oggi,  gridiamo no alla violenza, ma non basta essere in piazza,  sfilare, accendere fiaccole, deporre corone,  serve un piano oggettivo di risanamento sociale che imprescindibilmente passa dallo studio coerente ed analitico del disagio sociale difuso nella realtà giovanile,  un disagio che purtroppo fa parte costante del mondo globale e delle periferie urbane e suburbane, in questo contesto va inserito l'atto disumano che ha tolto la  vita al giovane corso....e da questo  atto  è necessario trarre insegnamento e non,  cercare di trovare un  facile nuovo bersaglio.

Noi sosteniamo che il gesto idegno non è certo proprio di chi vive fuori dalle mura di mariano IV , ma è un  gesto figlio del  disagio e del malessere sociale

mercoledì 4 febbraio 2009

aperitivo... con.... VINCI...domenica 8 febbraio, cafè maxim, oristano a partire dalle 18.00

domenica 8 siete tutt* invitat* ad un pomeriggio diverso...
ad oristano a partire dalle ore18.00 al CAFE' MAXIM,  v.  cagliari, 90...

aperitivo musicale, divertente ed entusiasmante.... per LA SARDEGNA CHE  CAMBIA.... con  VINCI
CAMBIAMOLA ANCHE NOI

Vi aspettiamo  tant*,  tantissim*, di più

lunedì 2 febbraio 2009

i giovani dicono no alla violenza


ORISTANO CONTRO LA VIOLENZA



Le associazioni giovanili El Gato Obrero, Oristanesi e Oristano Giovane hanno promosso per Sabato 7 febbraio alle ore 20 l’organizzazione di una fiaccolata in memoria di Frederic Mondoloni, il ragazzo francese morto nei giorni scorsi per le conseguenze delle lesioni riportate nel corso di una rissa per futili motivi scoppiata nelle vie del centro storico.

 

La manifestazione ha lo scopo di coinvolgere tutti gli oristanesi che condannano il tragico episodio che sporca l'immagine di una comunità cittadina che ripudia qualsiasi forma di violenza. La fiaccolata sarà aperta a tutti senza alcuna distinzione di lingua, di religione, di opinioni politiche e o di condizioni sociali.

 

Nei prossimi giorni verrà reso pubblico il programma dettagliato dell’iniziativa e l’itinerario che interesserà le vie del centro storico. Altre associazioni, enti, istituzioni e tutti i cittadini possono segnalare la loro adesione e la propria partecipazione inviando una mail all’indirizzo oristanesi@gmail.com

 

 

Oristano, 2 febbraio 2009

Marco Piras                                      Paolo Baroli                                                  Eleonora Casula

Oristanesi                                          Oristano Giovane                                          El Gato Obrero