lunedì 20 luglio 2009

Un progetto solidale per i ragazzi dell'Aquila

Sto cercando sponsor per aiutare alcuni adolescenti dell’Aquila
I ragazzi sono quelli che più patiscono questa situazione.
Sotto c’è tutto il programma …. che ho spedito alla Nikon, Canon, Olympus ma per loro il rientro pubblicitario è toppo poco e non giustifica la spesa
Cerco negozi, privati, ditte, gruppi di amici ecc. che diano la possibilità
ad alcuni ragazzi di passare un estate più serena e dargli una prospettiva per il
futuro . Servono 10-15 macchine fotografiche digitali reflex anche usate o fuori
produzione purchè funzionanti .Vi prego fate girare questo post
Per contattarmi Marco Barozzi 3356917754 marco@marcobarozzi.com


Salve mi chiamo Marco Barozzi e sono un fotografo professionista di Roma dal 1986 (www.marcobarozzi.com), oltre che di fotografare insegno fotografia e composizione fotografica inoltre mi occupo da molti anni, all'interno di una scuola media ( istituto omnicomprensivo Espazia di Monterotondo RM ), di creare e realizzare progetti di recupero per ragazzi con difficoltà attraverso l'immagine.

Quest'estate vorrei mettere la mia professionalità a disposizione di alcuni ragazzi aquilani che vivono nelle tendopoli, questo per dar loro la possibilità di distrarsi.

Ho cominciato a documentare la situazione in quei luoghi (essendo legato all'Abruzzo per motivi affettivi e familiari) dal giorno del terremoto ed ho parlato, ovviamente, con tantissime persone e quello che mi ha più colpito è stato che chi ne ha risentito di più psicologicamente sono stai proprio i ragazzi e gli adolescenti, cosa confermata da studi psicologici sui danni che crea la perdita della casa su queste fasce di età

Allora ho deciso di fare qualche cosa per alleviare, per quanto possibile, il loro disagio.

Basandomi sul fatto che il creare loro interessi dargli l'opportunità di pensare ad altro ed essere occupati in un’attività creativa possa fargli solo del bene ho progettato un corso ad hoc per loro durante agosto.

Quello che farò sarà di dare un’opportunità questa estate a 10-15 ragazzi di uscire da una condizione di disagio stimolando un loro interesse. La cosa sulla quale più spingerò sarà il loro benessere e il cercare attraverso un attività didattica e ricreativa di ristabilire, per quanto possibile, quei presupposti per rivedere la loro vita rientrare in parametri di normalità, cosa che nei campi non hanno più dal 6 aprile scorso.

Le strategie psicologiche le attuerò al momento di avere davanti il gruppo e conoscendo i soggetti che ne faranno parte. Sarebbe didatticamente errato e poco professionale fare piani a priori.

Per quanto riguarda la parte fotografica, ovviamente, dovrò prima capire il livello di conoscenza tecnica dei ragazzi, comunque strutturerò le lezioni come faccio da sempre e com’è consono al mio modo di insegnare. Si faranno delle lezioni sul linguaggio fotografico e sulla composizione dell'immagine e si parlerà di come la fotografia sia un modo paritetico alla scrittura per raccontare.

La tecnica sarà insegnata, a parte gli elementi base, attraverso il bisogno della realizzazione dell'immagine del momento.

L'imparare attraverso il fare e il capire il perché della teoria avendone le informazioni al momento della necessità e non viceversa è pedagogicamente un sistema che si è rivelato ottimale per l'apprendimento dei ragazzi di oggi.

Io mi trasferirò tutto il mese di agosto in Abruzzo per realizzare questo progetto, dal quale tengo a porre l’accento non trarrò nessun utile, pensavo quindi di strutturare il corso in una trentina di ore per un gruppo di 10-15 ragazzi.

Con le foto vorremmo fare una mostra dal titolo (provvisorio): Il terremoto visto dai ragazzi

Tornerò da fine settembre con cadenza mensile per vedere i lavori svolti dalla fine del corso e per aiutarli e indirizzare questi ragazzi nel caso quest’attività diventi qualcosa di più serio per loro.

Ovviamente sono persone che hanno perso tutto e non hanno l'attrezzatura necessaria. Io metterò a disposizione oltre che il corso anche un paio di computer per l'acquisizione delle immagini e un luogo dove vedere e commentare le foto fatte (ho chiesto a un piccolo comune appena fuori il cratere di poter usare la sala comunale).L'AMA , ditta di trasporti comunale, ci metterà a disposizione un mezzo per qualche ora al giorno per prendere i ragazzi portarli nei luoghi dove faremo le foto e poi riportarli indietro.

Quello che ci manca sono le macchine fotografiche.

Per questo vi chiedo con la presente se siete interessati a fornirci 10-15 reflex anche usate o fuori produzione andrebbero benissimo. Le macchine se possibile mi piacerebbe che dopo il corso rimanessero agli allievi, dei quali ovviamente vi sarà fornita una lista completa con i nomi e le tendopoli che li accolgono, se ciò non fosse possibile ve le renderemo indietro

Ovviamente sarà messo in risalto il Vostro gentilissimo e generoso intervento .

Se interessati o meno vi prego di farmelo sapere in breve di modo che possa avere il tempo di trovare in caso un altro sponsor.

Per qualunque delucidazione e informazione sui metodi di scelta dei ragazzi e il programma didattico sono a vostra completa disposizione.

Per questo progetto c' è il patrocinio dal Comune e dalla Provincia dell'Aquila.

In attesa di una Vostra gentile e sollecita risposta V’invio i miei più cordiali saluti.

Marco Barozzi

giovedì 2 luglio 2009

Il nostro rappresentante in consulta dei Giovani: Marco Contu

Martedì 23 giugno si è svolta la seconda seduta della Consulta giovanile di Oristano che ha eletto gli organi dirigenti.

Federica Tendas del Liceo De Castro - è il primo presidente della Consulta giovanile.

L’Ufficio di presidenza così composto: Laura Fadda (Azione Giovani); Thomas Frau (Itis Othoca); Paolo Baroli (Oristano Giovane) ha eletto quest’ultimo vicepresidente.

Terminate le fasi tecniche si può dare avvio al lavoro della Consulta, possono cominciare le proposte per migliorare questa città e renderla più attiva e vivibile a livello giovanile e non solo.

Vivendo in un territorio in cui la gioventù si muove di pari passo con la società, mostrandosi sempre più egoista, presuntuosa e arrogante. Dove è egemone il personalismo, il materialismo e una diffusa ignoranza culturale, dove trionfa la più viscida volgarità maschilista, la xenofobia, l’intolleranza e l’indisponibilità verso i deboli della società. Dove i giovani sempre in numero maggiore trovano rifugio nelle culture fascistoidi e nazistoidi, trovo indispensabile vertere la mia attività all’interno della Consulta nel tentare di arginare – per quanto mi concerne – questi fenomeni giovanili. Arginarli portando al centro del dibattito giovanile le tematiche per le quali l’associazione El Gato Obrero si è sempre battuta come l’antirazzismo, l’eguaglianza e la giustizia sociale, la solidarietà, la tutela e l’integrazione sociale dei soggetti meno abbienti.

Al primo punto credo sia doveroso un forte occhio di riguardo con l’organizzazione di varie iniziative e incontri (culturali, musicali, artistiche etc.) atti a:

sensibilizzare i giovani verso i temi dell’antirazzismo; portare i giovani a capire e riflettere sui drammi che spingono i migranti a sbarcare nelle nostre coste; “valorizzare le ricchezze provenienti da una società multietnica” portate dallo scambio tra culture differenti.

Marco Contu – Giovani de El Gato Obrero