domenica 26 ottobre 2008

Solidali con la lotta degli studenti

Oggi, ad Oristano, le studentesse e gli studenti hanno OKKUPATO
il LICEOSOCIOPEDAGOCICO: BENEDETTO CROCE
il LICEO SCIENTIFICO:MARIANO IV

SIAMO CON VOI NELLA LOTTA

sabato 25 ottobre 2008

STUDENTI NO GELMINI AD ORISTANO

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MARTEDI’ 28 OTTOBRE 2008, ORE 16

Liceo Classico S.A De Castro – Piazza Aldo Moro 2 – Oristano


“Dove sta andando la scuola pubblica?”

Assemblea pubblica e dibattito sulla riforma Gelmini


Intervengono tra gli altri:

ANNA BUSI - Cgil Scuola

GIGI PISCI - Comitato Studentesco Scienze Politiche



Invitiamo a partecipare gli studenti, i genitori, gli insegnanti e tutti i lavoratori che vogliono difendere la scuola pubblica!

RETE STUDENTI NO GELMINI

giovedì 23 ottobre 2008

la storia triste di una di noi

Questa è la storia di una di noi.

Da quasi due mesi, sono in stretto contatto con una giovane compagna militante di un circolo del nostro partito delle zone interne della Sardegna, di uno di quei paesi dove il sogno dell’industrializzazione si è dissolto in spopolamento, migrazione e cassaintegrazione.
Lei, una di noi, una delle tante donne del sud, si trova in una situazione difficile, quasi paradossale.
Il suo compagno è agli arresti domiciliari da quasi un anno ormai e deve scontare una pena, a seguito di uno strano processo.
Lei con dedizione ed impegno ha fatto tutto quello che era nel suo potere per tenere alta la dignità.
Con una casa presa con un mutuo non si può usufruire del gratuito patrocinio per la difesa, gli avvocati devono essere pagati, il processo va pagato, la vita va avanti, lei , disoccupata come tante donne del sud, ha trovato un ingaggio lavorativo che partirà fra un mese circa.
Ma ora i debiti contratti sovrastano, è arrivata anche la convocazione per l’appello e le spese legali aumentano,. C’è da saldare un avvocato, da spendere per il nuovo avvocato, c’è la vita da continuare.
La nostra compagna ha provato tutto, associazioni, finanziarie , banche, ma nessuno da credito a chi non ha nulla d ipotecare, a chi non ha buste paghe, perché la situazione lavorativa obbliga molto spesso anche contro la nostra volontà, pur di campare, si accetta di lavorare in nero.
Ora i debiti iniziano a stritolarla,la dignità non esiste più, ogni giorno si calpesta di più, ed io che la seguo da quasi due mesi, convincendola e trattenendendola con tutte le motivazioni migliori e con tutti i metodi possibili, cercando di fare quel che si può in questi casi, ieri in tarda serata ricevo una sua mail. Dove , ahinoi, leggo che lei purtroppo non poteva attendere oltre e che era già entrata in contatto con alcuni fantomatici “prestatori di soldi” che in cambio del prestito le proponevano un “contratto di lavoro”. Sapete che contratto?Sapete che lavoro? Le propongono la vendita e la mercificazione del suo corpo.
Non posso rimanere inerme a guarda, non possiamo rimanere inermi davanti a tutto ciò. Noi che lottiamo con i nostri corpi e le nostre menti ed azioni contro la malavita organizzata, contro i mercifica tori di corpi, contro chi riduce ed induce alla schiavitù dobbiamo fare qualcosa.
E’ un nostro dovere civile strappare dalle mani della malavita un’ennesima vittima.
Certo lo so che voi che leggete queste righe conoscerete sicuramente diverse situazioni simili a quella che vi ho accennato, però non credo sia umano rimanere immobili e non tentarle tutte quando una di noi si trova in una situazione così disperata.
Da parecchio ho attivato una sottoscrizione sul blog della mia associazione ma non ha portato nessun frutto, ora ci ritento e ci ritentiamo insieme, perché nessuno può permettersi di toglierci il sogno di una vita migliore, di un mondo diverso
Questi sono i nostri dati e sul nostro blog potete trovare anche altri post che trattano la storia di M.
Come sempre Bene accetti sono i contributi economici su ccp n 83660159 intestato all'associazione EL GATO OBRERO o bonifici IBAN IT75 L076 0117 4000 0008 3660 159 o conto paypal gatoobrero@yahoo.it con causale "per M.una di noi”.


per ulteriori informazioni, idee, potete sempre contattare me

Gato Obrero: eleonora

mercoledì 22 ottobre 2008

Eliano: Per le Mute via al BASTIONE SAINT REMY CAGLIARI domenica 26 ottobre

CAGLIARI: 26 ottobre alle ore 11 alla Galleria Umberto 1, alla Passeggiata Coperta del Bastione Saint Remy. Presentazione di Mauro Dadea con l'accompagnamento canore del il Cuncordu di Cuglieri.

Tutti i nostri amatissimi lettori ....sono invitati...

Ricordiamo ancora una volta la trama:
Anni Sessanta: non lotta di classe ma lotta per la sopravvivenza quella che infiamma gli animi a Neoneli, piccolo centro della Sardegna che arranca per non scomparire, che soffre per la rinuncia ai suoi figli più cari, giovani costretti a emigrare, prole che non riesce a sfamare.Ma Antoni non parte per fame: se resta, non riuscirà a resistere alla vertigine della vendetta.Testimone delle sue ambasce, il giovane Emilio getta il suo primo sguardo su un mondo in equilibrio precario tra un domani troppo vicino e uno ieri troppo importante per esser dimenticato, ma troppo pesante da portare con sé.
In questa coda di decennio i vecchi e i bambini sono gli unici esseri a dar suono al villaggio: i primi aspettando la morte, i secondi la forza per fuggire via. Nelle periferie, il sudore di chi è partito bagna la sabbia e il cemento che legano le pietre delle case nuove, i nidi di chi vuol tornare. Qualche folle resiste, mostrando a chi non desidera andarsene che qualcosa si può fare anche nei piccoli villaggi svenati del sangue migliore.
Quanti delitti, quante vedove e quanti orfani per dar soddisfazione alla parte peggiore di noi! Io non sono studiato, e libri ne ho letto pochi, ma la vita la conosco. I nostri vecchi di Neoneli me lo hanno sempre detto, e io non l’ho mai dimenticato. Una fine bisogna pure metterla alle cose, se no la ferita non si chiude più. Noi siamo animali, ma animali con la testa, non bestie. Se in noi vince la bestia, l’istinto, ci sperdiamo uno con l’altro; se prevale la ragione, siamo uomini.

giovedì 9 ottobre 2008

Ratapignata e tanta musica a TARAXI


L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro?





Il circolo Ernesto Che Guevara ti aspetta.....

e ti ricorda che durante tutte le iniziative della seconda Liberafesta di raccolgono le firme per la richiesta di referendum sul LODO ALFANO

Garantiamo la dignità ad un detenuto

Oramai da circa un mese tentiamo di districarci in un assurdo fatto. Cercare in ogni mldo di non far rivolgere dei giovani, all' USURAIO. Che nelle zone interne della Sardegna, non è il classico cravattaro da racconto romanzato di una Roma metà anni 70, bensì è molto molto più simile ed efferato di quelli per qui Tano Grasso e tant* altri avevano dato origine al centro antiusura.

Bene, pubblichiamo qui la storia inviataci, con la speranza di riuscire a trovare un aiuto in tutt* i nostri car* e stimatissimi lettori.
Abbiamo constatato attraverso questa storia che la giustizia NON ESISTE per chi non ha i soldi.
LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI in questo caso resta solo nelle pareti di un tribunale.

DENUNCIARE l'uso del termine RAZZISMO da chi vuole manipolare queste persone per raggiungere scopi a dir poco riluttanti. aiutare un detenuto a garantirsi una difesa adeguata e una vita dignitosa per quanto è possibile.

"Garantire la dignita' a un detenuto forse si deve non si può!
Condannato ad un anno di reclusione senza sapere perché. Non è un titolo di giornale che denuncia un fatto accaduto, è un fatto che si stà svolgendo! E’ l’assurda storia di tre ragazzi condannati in primo grado ad un anno di reclusione per aver aggredito un immigrato.
E’ la storia di come un immigrato sia stato manipolato da CHI voleva arrestare un “ladro di galline” e ha accusato i tre di reati gravi, rovinando tre ragazzi e tre famiglie.
Accuse senza alcun fondamento: nessuna prova, e soprattutto nessuna perizia svolta che possa indicare la presenza di nessuno dei tre sul luogo del reato.
Testimoni che affermano che i tre fossero in altro luogo pubblico al momento della presunta aggressione. Verbali di accusa che non hanno alcuna compatibilità tra loro.
Discordanza dei fatti e degli orari.
Un anno di domiciliari senza possibilità di sospensione condizionale per possibilità di reiterazione del reato.
Vogliamo denunciare l’ennesima vergogna italiana. L’ennesimo USO del termine RAZZISMO per nascondere azioni disumane come questa.
E’ stato USATO, COMPRATO, MANIPOLATO e forse MINACCIATO un immigrato per permettere all’ennesimo ESALTATO , di arrestare un ladro di galline. Quali fossero le conseguenze e il peso di tale azione a loro non importa. "
La famiglia di uno dei tre, ci ha chiesto aiuto, è una famiglia non ha mai avuto gravi problemi finanziari e viveva con una pensione, da gennaio però chiede alle banche un prestito e non gli viene concesso per colpa dell'età, 60 anni, e per avere già la rata del mutuo in corso. rifinanziare i debiti?? no è troppo "vecchio".. .
Ci siamo allora rivolti a tantissime associzioni con la pseranza che ci aiutassero, ma le associazioni non hanno soldi!!! 8 mesi di NON POSSIAMO AIUTARVI.
Oggi i debiti ci sovrastano e l'unica soluzione benchè siamo consci di quello che potrebbe capitarci è metterci nelle mani dell'USURA.
GLi unici soggetti che fin'ora per lo meno hanno GARANTITO che la richiesta di prestito ANDRA' A BUON FINE.......... "

La nostra associazione come ha già fatto più volte ha valutato il caso e, con l'ausilio di un avvocato ha valutato i fascicoli del tribunale e siamo certi che meritino UMANITA' e non l'usuraio che già gli alita sopra.
" DOBBIAMO andare in appello e servono tanti soldi.AIUTATECI, faremo di tutto per restituirveli,LA FAMIGLIA RESTITUIRA' FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO" questo ci dice la famiglia noi questo lo diciamo a voi. " Dobbiamo garantire la giusta ed equa!

Come sempre Bene accetti sono i contributi economici su ccp n 83660159 intestato all'associazione EL GATO OBRERO o bonifici IBAN IT75 L076 0117 4000 0008 3660 159 o conto paypal gatoobrero@yahoo.it con causale "per fare giustizia”.

Essendoci un processo delicato in corso chiediamo la riservatezza che siamo certi rispetterete, ma per qualsiasi informazione, suggerimento consiglio restiamo sempre a disposizione sul nostro indirizzo mail gatoobrero@yahoo.it

martedì 7 ottobre 2008

ELIANO questo fine settimana è a Borore e Silanus. Per le mute vie

Il nostro caro amico Eliano Cau, questo fine settimana presenterà il libro a Borore in collaborazione con L’Associazione Amici del libro, il Comune di Borore, la Biblioteca Comunale
BORORE BIBLIOTECA COMUNALE ORE 18.00
Presentano il libro

PER LE MUTE


Relazione della Dott.ssa Annamaria Capraro

Letture di Eliano Cau

Sarà presente l’autore

Una presentazione da seguire, un romanzo da leggere, una storia avvincente, uno scrittore già noto alla nostra comunità perché sono stati presentati con successo altri due romanzi e un saggio.



Mentre SABATO 11 a Silanus
Sabato 11 Ottobre 2008 – ore 18.00
Presso L’AUDITORIUM COMUNALE “G. Fiori”
di
SILANUS
con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Silanus

Si terrà la Presentazione del romanzo

“ PER LE MUTE VIE “
di Eliano CAU

Relatore: il Dott. Nino Sole.

Sarà presente L’AUTORE

Siete tutti invitati a partecipare
Per le mute vie
Anni Sessanta: non lotta di classe ma lotta per la sopravvivenza quella che infiamma gli animi a Neoneli, piccolo centro della Sardegna che arranca per non scomparire, che soffre per la rinuncia ai suoi figli più cari, giovani costretti a emigrare, prole che non riesce a sfamare.Ma Antoni non parte per fame: se resta, non riuscirà a resistere alla vertigine della vendetta.Testimone delle sue ambasce, il giovane Emilio getta il suo primo sguardo su un mondo in equilibrio precario tra un domani troppo vicino e uno ieri troppo importante per esser dimenticato, ma troppo pesante da portare con sé.

giovedì 2 ottobre 2008

presentazione "quaderni Pietro Tresso" n 63 a VILLACIDRO

CAFFE' LETTERARIO VILLACIDRO
BIBLIOTECA GRAMSCIANA ONLUS / NUR
bibliotecagramsciana@libero.it / bibliocomgonnos@tiscali.it


presentano il
numero 63 dei "Quaderni Pietro Tresso"
(Firenze, 2007)

Questo numero propone due saggi di Giuseppe Andrea Manias dal titolo Antonio Gramsci e il movimento anarchico nel periodo de L'ordine Nuovo seguito da Camillo Berneri tra Antonio Gramsci e Carlo Rosselli.

"I consigli di fabbrica a Torino sono stati una creazione libertaria della classe operaia; essi hanno la loro legge in se stessi e, in quanto rispondono a una esigenza vitale del proletariato, in quanto sono l'espressione storica di forze e volontà immanenti nella classe operaia di fabbrica, essi sono vivi e vitali". (Antonio Gramsci)

RELATORE:
Aldo Borghesi

COORDINA:
Lorenzo Di Biase

Seguira' dibattito con l'autore.

VILLACIDRO – SALA CONVEGNI,VIA ZAMPILLO 6/7
VENERDI' 3 OTTOBRE h. 18,30-- Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomiavia A.Piga, 7 - 07100 SASSARItel. 335 1735220e-mail: issras@tiscali.itweb: www.italia-liberazione.it/sassari ; http://issra.blogspot.com