lunedì 21 giugno 2010

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domenica 16 maggio 2010

una di noi...

Ai miei amici (veri),
ai miei contatti (reali e virtuali)
ai miei compagni di ieri e di oggi
a noi tutti....

Ho scelto questo nuova soggettività con la speranza che il movimento Sinistra Ecologia e Libertà cresca, si trasformi e trasformi la società in cui vivo, ma la trasformi qui ed ora, subito nel presente, mi sono stancata di avere promesse di un futuro migliore, io come tanti di voi voglio e desidero fortissimamente un presente migliore, per poter poi costruire il futuro migliore si passa imprescindibilmente dal presente, un presente dignitoso e positivo.

Sono cosciente però che per far questo servono azioni concrete e reali, una di queste è quella che farò io, auspicando che la facciano tanti altri: ovvero scegliere a queste elezioni amministrative la buona politica: IO il 30 e 31 maggio sulla scheda preferirò SEL con Vendola, perché sento il bisogno di una sinistra vera forte e concreta e perché mi piacerebbe avere un volto nuovo e giovane come presidente di questa provincia.

Vivo e viviamo un tempo in cui la nostra democrazia è messa quotidianamente a rischio, spesso mi chiedo ma esiste la democrazia o, viviamo sotto una dittatura dolce? L’ attuale governo ed il Presidente del Consiglio che non hanno risolto nessuno dei problemi fondamentali del nostro paese, però nascondono il loro fallimento, gli scandali, “drogando” l’informazione.

In questa Italia di oggi è per me fondamentale un segnale forte rafforzando la sinistra in generale e in particolare le forze come SEL che hanno fatto del buon governo, della sostenibilità ambientale e della legalità le bussole fondamentali del proprio agire, non è un caso che Nichi Vendola sia divenuto un punto di riferimento per tutta la sinistra: è la “buona politica” che si sta affermando nei confronti del malaffare, degli intrecci tra potentati economici e politici privi di scrupoli.

Sono sicura per esempio che noi, SEL Oristano dobbiamo compiere in questi giorni una campagna elettorale diversa ed innovativa, uscendo fuori dai soliti schemi che vorrebbero imporci un marketing esagerato ed esasperato,dobbiamo essere molto più umani e reali, meno immagine e più collettività reale.

Scegliere Sinistra Ecologia e Libertà è esprimere sogni e desideri, è riconoscere gli spettri che si aggirano in Italia ed in Europa tentando una via democratica per “combatterli”, ma soprattutto è praticare una politica locale in una visione più ampia di intenti collettivi.

Io ho alcuni sogni e, mi piace pensare e sperare che i miei sogni siano anche i vostri:

Vorrei una provincia LIBERA, libera dalla mala politica che ci governa e ci ha governato, LIBERA dal clientelismo elettorale che tanto promette e niente fa, LIBERA da chi regala facili sogni ma poi nella realtà non ha mai fatto niente per realizzare quelli della collettività ma fa tanto per il proprio sogno egoistico e solitario, vorrei che tutti i nostri concittadini sapessero il valore intrinseco ed estrinseco del diritto dovere al voto, azione personale e collettiva, vorrei poter chiedere la fiducia per una idea senza avere come risposta: “ ma io il voto l’ho promesso e se ne trovo altri mi fanno pure lavorare!”

Vorrei che il lavoro non fosse un favore ma un diritto e che per quello che è di competenza dell’amministrazione provinciale si realizzino forme innovative e soprattutto PULITE di inserimento lavorativo della cittadinanza.

Vorrei poi un’asse viario reale e compatibile con la natura ed il territorio, ma soprattutto sogno che il PONTE DI BRABAU, la famosa incompiutissima strada di collegamento al mare sia finalmente compiuta perché quando qualcuno la progettava la mia generazione era ancora in fasce e ora… che siamo abbastanza grandi il ponte resta sempre interrotto a futura memoria e soprattutto ad uso elettorale.

Mi piacerebbe poi che Fenosu diventasse uno HUB per le merci che dal nostro territorio e dalla Sardegna centrale vengono mandate su i mercati europei ma anche e soprattutto per le merci che arrivano nella nostra terra. Sognerei fosse anche un volano di sviluppo per il territorio, e non solo una promessa. Il 30 aprile è passato e, IO aerei non ne ho visti….. voi?

Vorrei un porto industriale dove l e banchine non crollino abbandonate, ma un porto industriale che sia punto forte dello sviluppo territoriale.

Vorrei un territorio dove agricoltura e pesca siano sostenibili e, il turismo possa sfruttare anche questi valori aggiunti senza però né deturpare né denaturalizzare, mi piacerebbe vedere una Provincia che riesce ad arricchirsi sfruttando a pieno le mille variegate possibilità che tiene nel suo seno per esempio la giusta programmazione e l’equo finanziamento a tutte le centinaia di sagre che splendidamente colorano i nostri paesi.

Vorrei che i nostri studenti possano frequentare scuole SICURE e soprattutto che a tutt* venga data la possibilità di studiare con gli strumenti della didattica contemporanea, quindi al passo con i tempi e non sempre un po’ indietro, mi piacerebbe che tutti gli Istituti fossero forniti di palestre, laboratori e quanto altro.

Vorrei una politica che valorizzi la cultura e le culture e soprattutto politiche sociali altamente competitive ed inclusive, politiche sociali innovative che siano rivolte a tutt* i cittadin* nessuno escluso.

Mi piacerebbe che da giugno l’amministrazione provinciale avesse tanti volti nuovi e soprattutto che sia l’espressione della BUONA POLITICA quella dal volto umano che vive con i cittadini, tra i cittadini.

Ritengo poi che SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ possa permettere un cambiamento netto di questo nostro territorio perché nel progetto politico di SEL vi è quella politica umana e umanista, ma soprattutto perché la lista composta da SEL nel territorio oristanese mette in circolo tante esperienze differenti: quella comunista, socialista, ecologista, aprendosi l’orizzonte di una sperimentazione sociale vasta, un vero e proprio laboratorio di idee, visioni, prospettive, vite, corpi, sorrisi, sogni che insieme possono tentare un’esperienza comunitaria all’altezza delle sfide che abbiamo deciso di affrontare.

Penso sia necessario prendere un sogno, SEL, e materializzarlo nella realtà dunque cercare attraverso la politica praticata ed agita dalle donne e dagli uomini di SEL

IO scelgo di votare questo laboratorio composito di idee diverse, di tanti compagni di strada ritrovatisi per la costruzione di una bella politica per una provincia utile per davvero al cittadino, scelgo questo laboratorio in cui trovo tutte le sfumature che sono per me ideali importanti. Scelgo attraverso il mio voto di delegare uno dei candidati nella lista di SEL, scelgo di delegare un rappresentante SEL perché so che chi ci ha messo la faccia nella costruzione di questa lista crede in una provincia veramente diversa, ed ha dentro di sé la grande voglia di prendersi una responsabilità verso gli altri, una responsabilità vera.

Il 30 e 31 maggio non deve essere un momento di disimpegno ed astensionismo ma è necessario che tutti noi che sogniamo e desideriamo una provincia diversa diamo il mostro fattivo contributo di cambiamento, diamo una voce forte alla sinistra che c’è, e questo si può fare solo dando un voto alla prima lista della coalizione del centro sinistra, con i MARIO TENDAS presidente, ovvero a SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ con VENDOLA più la federazione dei Verdi.

mercoledì 21 aprile 2010

.... il 25 aprile.....

Pubblichiamo con piacere una nota del coordinamento provinciale di Oristano del movimento politico SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' con VENDOLA.
Il testo esposto riporta gli stessi nostri pensieri sul 25 aprile.....


Il coordinamento di Oristano di Sinistra Ecologia Libertà

- aderisce alle manifestazioni indette per la ricorrenza del 65esimo anniversario dell'insurrezione partigiana che ha definitivamente liberato l'Italia dall'occupazione tedesca e dalla dittatura fascista, ed invita aderenti, simpatizzanti ed elettori a prendere parte alle iniziative assunte nel territorio;

- indica nella lotta antifascista culminata nella Resistenza il momento fondamentale del processo di liberazione che ha portato in Europa all'avvio dell'unità economica e politica, in Italia all'estromissione della monarchia complice del fascismo, alla nascita delle libere istituzioni repubblicane ed in particolare all'approvazione della Costituzione;

- rivendica l'ispirarsi della propria azione politica alla Carta Costituzionale ed ai suoi fondamenti di libertà e di giustizia, la cui difesa ritiene oggi esigenza prioritaria, per ogni forza di sinistra e di progresso, rispetto a qualsiasi altro obiettivo;

- ritiene che i valori dell'antifascismo non possano essere solo oggetto di un omaggio formale, cui nulla corrisponda intermini di concreti comportmenti, ma continuino a costituire il fondamento della cittadinanza democratica: non solo contro la crescente presenza in Europa e in Italia di movimenti di estrema destra che si richiamano in modo esplicito quanto sostanzialmente indisturbato all'eredità dei regimi nazifascisti,non solo contro l'insultante ripetersi di manifestazioni di razzismo e di intolleranza, non solo contro la diffusa amplificazione mediatica di interpretazioni storiografiche revisioniste spesso prive di credibile fondamento scientifico, ma soprattutto contro l'indifferenza che molti sedicenti democratici sostanzialmente manifestano nei confronti dell'esigenza di costruzione di un'etica civile diffusa e condivisa;

- indica nella ricerca e nella riflessione storica diffusa sulle tematiche relative alla costruzione e alla difesa della libertà un'esigenza prioritaria per la ricostruzione del patrimonio culturale della sinistra e delle forze di progresso; auspica la salvaguardia e l'incentivazione della attività degli enti e delle associazioni che persegono questo fine; indica nella scuola il terreno fondamentale per la promozione di una nuova cultura civile;

- ricorda con gratitudine ed orgoglio i combattenti della libertà orginari della provincia di Oristano: gli oppositori del fascismo, i perseguitati politici ed i confinati, i combattenti per la Repubblica spagnola, i militari che hanno preso le armi contro i tedeschi e che nei campi di internamento hanno rifutato di collaborare con il nazifascismo, i partigiani combattenti delle formazioni di montagna e delle squadre cittadine, i civili che li hanno sostenuti ed aiutati, i deportati nei lager, i torturati, i fucilati, i Caduti;

- - ne indica l'esempio alle giovani generazioni, dalle quali ritiene debba uscire una nuova generazione di combattenti della libertà che oggi sia capace di arginare
l 'egemonia della destra, vincere le incertezze delle forze di opposizione, realizzare il coinvolgimento alla politica essenziale per inaugurare una nuova stagione che ridia all'Italia ed alla Sardegna giustizia libertà e dignità.
Coordinamento Provinciale SEL


"Dalle belle città date al nemico
fuggimmo un dì su per l'aride montagne,
cercando libertà tra rupe e rupe,
contro la schiavitù del suol tradito.

Lasciammo case, scuole ed officine,
mutammo in caserme le vecchie cascine,
armammo le mani di bombe e mitraglia,
temprammo i muscoli ed i cuori in battaglia.

Siamo i ribelli della montagna,
viviam di stenti e di patimenti,
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir.

Di giustizia è la nostra disciplina,
libertà è l'idea che ci avvicina,
rosso sangue è il color della bandiera
partigian della folta e ardente schiera.

Sulle strade dal nemico assediate
lasciammo talvolta le carni straziate.
sentimmo l'ardor per la grande riscossa,
sentimmo l'amor per la patria nostra.

Siamo i ribelli della montagna...

martedì 2 marzo 2010

IO AMO LA SCUOLA PUBBLICA





Manifestazione dal basso in difesa della scuola pubblica. Il 13 marzo in tutte le principali piazze d'Italia.


La "riforma scolastica" attuale si è esplicata solo in un enorme taglio nei confronti dell'Istruzione nazionale. I negativi dati dei livelli di apprendimento dei nostri alunni, e le cifre della dispersione scolastica, indicano l'esigenza di una vera riforma della scuola italiana. Da anni il sistema va avanti con circa un sesto degli insegnanti assunti a tempo determinato, per risparmiare sulle stabilizzazioni di questi lavoratori, e sicuramente questo non giova alla qualità dell'istruzione. Il numero massimo degli alunni per classe è stato portato alla incredibile cifra di 30 e l'eliminazione delle ore a disposizione nelle scuole medie, senza prevedere tutte le concrete utilizzazioni degli insegnanti durante il corso dell'anno scolastico, ha generato perdite di ore che in alcune scuole si sono attestate, solo per il primo quadrimestre, al 5% del totale. La classe docente italiana è la più anziana d'Europa, serve un ricambio, e invece viene innalzata l'età minima e massima del pensionamento e si ledono i diritti delle centinaia di migliaia di docenti precari, vincitori di concorso e scuole di specializzazione, formati dallo stesso Stato, e da anni lavoratori "precari" del sistema. Le riduzioni delle ore di cattedre e la scomparsa di alcune materie, poi, per il prossimo anno, nelle scuole superiori, porteranno alla perdita di posti di lavoro anche fra i docenti di ruolo, di ogni ordine e grado di scuola. I dati di Bankitalia,http://www.insardegna.eu/rubriche/segnalazioni/bankitalia-meglio-investire-di-piu-nell-istruzione-che-in-infrastrutture/view infine, indicano come più soldi in istruzione possano migliorare le condizioni socio-economiche del Paese, ben più che l'investimento in infrastrutture. I soldi per l'istruzione esistono e gli sprechi nazionali e locali sono lampanti e tangibili ogni giorno. L'Italia possiede il maggior numero di beni considerati patrimonio dell'umanità, una enorme ricchezza data dalle piccole realtà locali e una volta era la meta per i tour della cultura degli studenti europei. Difendiamo l'istruzione pubblica per il futuro immediato di tutti. Scendiamo in piazza il 13 marzo, insieme, genitori, studenti, insegnanti, lavoratori Ata, professori universitari, ricercatori, sindacati, politici.
Tratto dallo spazio FB del CPS ORISTANO

lunedì 1 marzo 2010

Il mio primo marzo polemico .....

Primo marzo 2010 Sciopero dei migranti.

Scrivo queste poche righe, Primo Marzo nella giornata dello sciopero dei migranti, manifestazione ricca di contenuti, contenuti spesso sorvolati dai vari comitati locali.
Oggi io NON CI STO.
Con la mia coscienza, con la mia conoscenza fatta di anni di ascolto ed osservazione non posso partecipare con la mente e con il corpo al primo marzo oristanese.
Non posso portare il mio io a fianco di chi parla del tema solo in tali occasioni, non posso manifestare con chi sostiene che le giovani donne badanti si vergogni di manifestare, non posso far ingoiare alla mia coscienza un ulteriore negazione di mille e più quotidiani drammi.
Oggi io ricordo, ricordo quella notte di agosto in cui la piccola Dora veniva scaraventata da una casa dell’Oristano che conta e, all’una del mattino si trovava con la valigia (non di cartone) in una panchina non sapendo dove andare, una badante “licenziata” senza nessun reale motivo, “abbandonata” cosi come una busta di rifiuti.
Oggi io sto con le tante badanti che nella nostra città non sono assicurate e non hanno nessun tipo di contratto, sto con le lavoratrici del sesso, consapevoli di essere sfruttate dai tanti uomini che possono pagare una prestazione sessuale.
Sto con i muratori al nero, sto con chi lavora nei cantieri senza caschi ed elmetti per 20 euro al giorno, sto con chi raccoglie angurie e pomodori nei campi assolati per qualche spicciolo, sto con Mamud che passa le notti a vendere rose per le strade di Oristano.
Sto con i ragazzi senegalesi che in via Mazzini espongono carabattole e ci guadagnano qualche centesimo, sto con quei giovani senegalesi che ad ogni ora fanno la “processione” in via Marconi, carichi come muli, con borse e sacche piene di mille cose pronte ad essere sequestrate.
Sto con chi non nega e sa che i servi pastori vengono sfruttati e mal trattati nelle nostre campagne, sto con chi conosce le difficoltà per l’assunzione regolare di un migrante.
Sto con tutti quelli che non hanno le lacrime di coccodrillo ma con coscienza piangono quando un barcone attracca nelle spiagge italiane.
Sto con chi sa, sa che i “clandestini” in Sardegna vi sono e arrivano regolarmente nei locali porti.
Sto con chi sa e parla, sa e urla nel suo modo spesso non ascoltato volutamente o ingenuamente.
Sto con chi quotidianamente cerca di operare ai limiti della legalità
Oggi non posso stare al fianco di chi non capisce l’attuale situazione italiana, non si accorge che in Sardegna vi è un centro di identificazione, non posso stare con chi crede veramente che i migranti della nostra città preferiscano stare nascosti, perché so che non è così!
So che sensibilizzando e facendo conoscere il vero senso della protesta anche da noi ci sarebbe il giusto substrato, so anche che spesso i migranti trovano porte chiuse solo perché noi nativi non siamo in grado di saper dare loro un reale e concreto aiuto burocratico.
IO oggi non manifesto in pubblica piazza, non seguo i lavori culturali del comitato primo marzo, perché non ho l’abitudine di essere comunque e ovunque presente. Non ci sto perché non saprei stare zitta, vorrei denunciare lo squallore e l’ipocrisia di trattare un tale tema esclusivamente come un giorno per fare cultura di integrazione.
L’integrazione si pratica costantemente tutti i giorni, si pratica per strada tra la gente e nella gente, si pratica guardando in faccia chi prima di sorriderti deve riconoscere che non sei pronto a tradirlo, si pratica conoscendo la situazione reale delle nostre città e dei nostri paesi.
Oggi sto con chi lavora perché non sa che il primo marzo doveva essere un giorno simbolo, un giorno in cui tanti italiani avrebbero dovuto capire come si sta senza la badante che accudisce amorevolmente l’anziano, senza chi ti vende l’accendino al semaforo o sul marciapiede, senza chi pascola le tue pecore e munge le tue vacche.
Sto con quelli che pochi sanno ascoltare e nessuno pare vedere.

Oggi sto con gli invisibili, già tanto trasparenti che qualcuno però vuole rendere ancora più trasparenti....
E.C.

sabato 20 febbraio 2010

Primo Marzo

...El Gato Obrero aderisce alle giornata del primo marzo oristanese....ma ci aderisce con il suo portato culturale ed alcune peculiari differenze . Ne parleremo in questi giorni su queste pagine....

mercoledì 17 febbraio 2010

servizio navetta per studenti universitari: ORISTANO-CAGLIARI-ORISTANO

Servizio Navetta speciale Studenti Universitari

Oristano - Cagliari / Cagliari - Oristano

10 EURO A CORSA



Partenza da :

Cagliari ogni Venerdì ore 13.00 (Via Is Mirrionis fronte Ospedale>>>Piazza del Carmine) e arrivo ad Oristano ore 14.00 (fronte Stazione FS);

Oristano ogni Domenica ore 19.30 (fronte Stazione FS) e arrivo a Cagliari ore 20.30




Info e prenotazioni: Cell. 3495314220

deiolautoserviziturismo@gmail.com